28 marzo, 2012

è solo la quiete prima della tempesta

Si perché una persona cerca di realizzarsi con il lavoro visto che, siccome bisogna farlo per tutta la vita, tanto vale che almeno ci piaccia.

Ci sono diverse tipologie di persone tra cui: ci sono quelle che lavorano pensando tutto il giorno a cosa fare quando escono e quando sono in ferie (magari navigando su google maps nelle pause), e quelli che lavorano anche mentre sono a casa o con la testa o al computer e che gli pesa certo, ma gli piace (magari anche loro girano su google maps tra un google doc e un google calendar e l'altro).

Così uno ci prova. A piedi al mattino, al computer la sera. Ma niente.. gmail quasi si chiude in automatico perché si è rotto le scatole dei continui aggiornamenti e invio e allegati e candidature.
E tu lì che pensi ad una sola cosa.. è solo la quiete prima della tempesta! Maledizione!!
E' stato uno schizzo veloce veloce ma ce l'avevo proprio in mente, l'immagine unica, di una valanga di telefonate e colloqui nel giro di tre giorni! Ah, dovrei smetterla di sognare ad occhi aperti!


14 marzo, 2012

e adesso che è sua, la dona


E' iniziato tutto durante la tesi di laurea.. faccio raramente disegni pensando ad un continuazione ma le situazioni che si vivono quotidianamente portano spesso a tirar fuori i soliti mezzi espressivi o gli stessi temi. 
Tu disegni disegni disegni e poi, li riguardi insieme, uno accanto all'altro e ti rendi conto che è una strada... e che ci sarà forse ancora qualcos'altro e che nulla viene mai disegnato a caso, almeno nel mio caso.
Così è partito durante la tesi di laurea, il carpe diem, nella Biblioteca delle Oblate a Firenze...


e poi arriva la seconda parte, non ricordo dove ma sicuramente nello stesso periodo, forse nella casa dove abitavo in quel momento, in via Palazzuolo, sempre a Firenze (c'era una pizzeria napoletana favolosa accanto ed è una zona tranquillissima) e senza un titolo, forse perché solo un passaggio... ah, questa sfera!


e adesso qua, a Bologna, la terza parte.. con un altro titolo che adesso non mi sento di utilizzare e che forse è scollegato dagli altri o forse no, sarà il tempo a decidere. 


l'unica cosa che mi viene da scrivere è che:

questa, senza volerlo è la terza parte.. 
prima la mano tenta di prendere la sfera, poi l'acchiappa 
e adesso che è sua, la dona

che poi, se ci penso bene, ho sempre cercato di donarla ..

06 marzo, 2012

Due di Picche

  
Due di Picche "ci s'è gia provato na volta e non funziona"

Chi è che non ha mai ricevuto un due di picche nella vita! Impossibile, oppure fortunatissimi! 

Ce ne sono alcuni, di due di picche, che rimangono memorabili! Di quelli che davvero non ti dimentichi non tanto per la loro potenza distruttiva, ma per la loro ironia! A voi non capitano?? A me sì!! Sono di quei due di picche che ti divertono, che ci fai due risate perché, si sa, i toscani sanno essere autoironici!